Accessibilità eCommerce 2025: un nuovo standard di competitività
- Baabbu
- 5 giorni fa
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Il 28 giugno 2025 entrerà in vigore il European Accessibility Act, recepito in Italia dal D.lgs. n. 82 del 27 maggio 2022. Per tutte le aziende che vendono online, questa non è solo una scadenza normativa, ma un momento strategico per ridefinire l’esperienza digitale dei propri clienti.
Perché l’accessibilità riguarda anche il tuo business
L’obbligo di conformità riguarda tutti gli operatori economici, a eccezione delle microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro). Ma considerare l’accessibilità come un vincolo normativo è riduttivo: si tratta, piuttosto, di un fattore competitivo in grado di migliorare performance, brand reputation e posizionamento SEO.
Parliamo di oltre 12 milioni di persone in Italia che vivono con una qualche forma di disabilità. Ignorare questa platea significa rinunciare a una fetta consistente di mercato, in un contesto in cui l’eCommerce è sempre più affollato e selettivo.
Cosa prevede la normativa
L’adeguamento ai criteri di accessibilità si fonda sugli standard WCAG 2.1 livello AA. In sintesi, il sito web dovrà essere:
Percepibile: testi alternativi per immagini, sottotitoli per i video, colori leggibili e contrasti adeguati.
Utilizzabile: navigazione agevole anche da tastiera e per chi usa tecnologie assistive.
Comprensibile: contenuti chiari, linguaggio accessibile, layout coerente.
Robusto: compatibilità garantita con browser, screen reader e dispositivi assistivi.
I passi da compiere
Audit tecnico e UX: analisi completa del sito per individuare criticità strutturali e funzionali.
Interventi mirati: modifiche su struttura HTML, codice, immagini, moduli e contenuti testuali.
Formazione interna: team consapevole e preparato a mantenere gli standard nel tempo.
Dichiarazione di accessibilità: documento trasparente da pubblicare sul sito per attestare il livello di conformità.
I benefici tangibili
Investire nell’accessibilità porta vantaggi misurabili:
SEO più efficace: Google favorisce i contenuti accessibili perché più ordinati e strutturati.
Esperienza utente migliore: anche per chi non ha disabilità, un sito accessibile è più fluido e intuitivo.
Maggiore conversione: meno ostacoli, più azioni compiute sul sito.
Immagine aziendale solida: essere accessibili comunica attenzione, responsabilità e valore umano.
Inizia oggi, non aspettare il 2025
Molte aziende stanno già lavorando per adeguarsi, ma c’è ancora tempo per agire con metodo. L’accessibilità non è solo una questione di compliance: è una scelta di business. Chi agisce ora sarà competitivo, chi aspetta rischia di restare indietro.
Da Baabbu affianchiamo le aziende B2B nel percorso di trasformazione digitale, e l’accessibilità è parte integrante delle nostre consulenze strategiche. Se vuoi capire come rendere il tuo sito conforme e più performante, contattaci.
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